Nonostante gli indici dell’Euribor siano fermi a -0,35% da molto tempo, i tassi stanno cominciando a crescere.
Ma perché osservando le offerte delle banche che fanno la gran parte dei volumi sul mercato dei mutui e osservando il tasso finale, la distanza tra tasso fisso e tasso variabile non è aumentata e resta oggi intorno ai 100 punti base?
I tassi finali sono rimasti in realtà immutati. Ciò che è invece profondamente cambiato è il modo in cui le banche arrivano a praticare gli stessi tassi della scorsa estate.
Tassi in crescita: le azioni delle banche
I tassi di interesse sono ai minimi storici ormai da un po’ di tempo, ma le previsioni per il nuovo anno fanno pensare che l’era dei tassi a zero si stia avviando alla sua conclusione.
Ciò è dovuto non solo all’aumento dell’inflazione nell’area dell’euro, ma anche ai comportamenti delle banche. Queste hanno infatti la ne la necessità sia di recuperare margini dopo i ribassi dell’ultimo anno, sia di far fronte alla difficoltà di ottenere profitti dalla concessione di prestiti alle aziende, che continuano a generare nuovi crediti deteriorati.
Per tal motivo gli istituti di credito potrebbero decidere di aumentare gli spread sui mutui, con il conseguente rialzo degli tassi bancari, indipendentemente dagli indici dell’Euribor e dell’Eurirs.
Le banche si stanno muovendo anche sul fronte dei tassi minimi, applicando ai mutui a tasso variabile la cosiddetta clausola floor, con l’obiettivo di non dover abbassare il tasso in caso l’Euribor fosse negativo.
Ciò vuol dire che nel contratto di mutuo in cui sia prevista la clausola floor, la banca è legittimata ad applicare un tasso minimo pari allo spread. Essendo l’Euribor sia negativo da tre mesi, andrebbe sottratto allo spread deciso dalla banca per ottenere il tasso finale sul mutuo variabile.
Nel frattempo i mutui a tasso fisso stanno diventando sempre più cari, con un aumento in media di 0,15 punti base.
Chi sta decidendo di acquistare un immobile con un mutuo, dovrebbe affrettarsi per non perdere i tassi più convenienti.
Ricordiamo che la Banca d’Italia ha sollecitato gli istituti a considerare l’Euribor negativo e a calcolare il tasso dei mutui in modo trasparente e corretto.
Per controllare il tuo mutuo e valutare la possibilità di surrogarlo o sostituirlo, contattate una delle nostre agenzie, o compilate il form sul sito.